Diritti bambini

Novembre, mese dei diritti dell’infanzia: oltre cento iniziative a Palermo

Sono oltre cento le iniziative che il Comune di Palermo ha predisposto per il mese di novembre, in occasione del Mese dei diritti, che nasce ormai sette anni fa per dare corpo alla Giornata mondiale dei diritti dei bambini, istituita dalle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989.

Destinatari delle attività non saranno soltanto le bambine e i bambini ma anche chi si occupa della loro crescita. Le iniziative della manifestazione sono realizzate grazie al coordinamento di oltre 70 enti che si occupano di educazione a tutte le età e in varie modalità.

“Palermo purtroppo è una comunità che soffre”, prende atto il Garante dell’infanzia e adolescenza del Comune Pasquale D’Andrea, che ha ideato e organizzato questa edizione. “Siamo consapevoli che non sarà il Mese dei diritti a cambiare le condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza a Palermo – prosegue – ma è  un’opportunità per affrontare le problematiche con esperti e non, per fare rete e per cercare, uniti, di fronteggiare le emergenze”.

“È un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale – afferma il sindaco Leoluca Orlando -. Palermo ha fatto dei diritti un punto di riferimento della propria azione. Partendo dall’attenzione dei diritti dei bambini e dei migranti, si affronta il tema dei diritti di tutti. Il nostro obiettivo è fare in modo che anche i bambini diventino visibili oltre gli affetti familiari e la scuola. Credo sia questo il senso profondo dell’iniziativa”.

Gli fa eco l’assessora alla Cittadinanza sociale Cinzia Mantegna: “Il 30 novembre sarà una giornata che richiama tutti noi adulti all’ascolto di ogni ragazzo e ragazza. Il diritto al ‘sentire’ le più profonde emozioni e bisogni che noi genitori, scuola e istituzioni dobbiamo tradurre in azioni concrete per garantire il benessere e consentire a tutti, senza disuguaglianze, la dimensione della spontaneità, della gioia e della serenità, necessarie alla crescita e allo sviluppo psicofisico di ogni bambino“.

Il progetto ha visto anche il coinvolgimento degli istituti scolastici, pubblici e privati, e l’impegno del mondo dell’associazionismo, come il gruppo dei Genitori Connessi, un’organizzazione nata per affrontare un tema tanto attuale, ovvero i pericoli e le opportunità offerte dal web nello sviluppo dei giovani.

Tra i protagonisti, anche l’assessorato alle Culture, che, come sottolinea l’assessore Mario Zito, “partecipa attivamente attraverso una serie di eventi programmati per i bambini o tradotti per loro. Un mese – prosegue – che intende attivare, grazie all’apporto dei tanti operatori culturali che si metteranno in gioco, azioni educative e formative che mettono al centro il bambino e i suoi bisogni che si traducono in diritti“.

Per informazioni dettagliate, consulta qui il programma completo delle iniziative.

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